Nell'affrontare la tematica acqua pubblica, non si può non parlare di “Democrazia partecipata”. Il nostro Ordinamento nega infatti questo importante principio nel momento in cui non prevede un referendum propositivo (referendum che permetterebbe al corpo elettorale di proporre attraverso esso una nuova legge) e non applica i referendum abrogativi promossi ed approvati dal popolo. Tutti ricorderemo infatti l’ultimo referendum sulla gestione dell’acqua ed inerente le modalità di affidamento e la gestione dei servizi pubblici locali; la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito. Un referendum mai attuato dal legislatore e quindi dalle forze politiche. Con quel referendum, il popolo poteva finalmente invertire quel senso di marcia che negli ultimi 15 anni aveva portato alla progressiva privatizzazione del servizio idrico, ma il suo potere è rimasto potenziale perché di fatto nulla è cambiato. In Sicilia, ormai da anni i processi di privatizzazione dell’acqua hanno…